Acrobatici impacci, maldestre esplosioni, efficaci balordaggini. Nipoti di una mitica serie tv anni 60 (by Mel Brooks), resuscitata oggi dal regista dell’ultima ‘pallottola spuntata’. Geniale sottotitolo italiano per sfottere 007: “Casino totale” per “Casino Royale”. L’ometto del titolo è una formidabile/pedante spia/analista di CONTROL, ma un inetto nella pratica. Quando i nemici (KAOS) gli distruggono il quartier generale, tocca a lui volare a Mosca per fermare traffici d’armi, prendere improbabili decisioni vitali, saltare da palazzi in fiamme (il marciapiede è a mezzo metro), usare il proprio archivio di benedette intercettazioni (ops) per volgere a proprio favore i problemi famigliari del kolosso che sta per spiezzarlo in due. Ovviamente l’omino è Steve Carell: perfetta goffaggine con sprazzi di acume a perdere. Gag incostanti e parodie déjà-vu, ma ci si diverte. Al suo fianco: The Rock e Anne Hathaway: profilo da Cleopatra, passo sexy, mira decisa e buon talento da spalla comica in azione. Forse appresa dall’ex fidanzato italiano, il frizzante finanziere che teneva in ufficio abiti da vescovo da indossare per millantare aderenze vaticane, poi svenuto con teatrale scelta di tempo quando il giudice gli ha fissato la cauzione a 21 milioni di dollari.
