Il professore bernese Jeremy Irons (più avvizzito che invecchiato) salva dal suicidio una ragazza misteriosa e ne segue le tracce fino in Portogallo. Si imbatte in echi di dittatura, triangoli amorosi e personaggi di quello che il regista (un tempo sciaguratamente ritenuto l\’erede di Bergman), e il libro a monte, ritengono un thriller filosofico. Invece è malafiction che evoca sbadigli. Ennesimo, micidale Bille August: il peggio del cinema loffio allestito con le migliori intenzioni. Quelle che lastricano l\’inferno.
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