Villa elegante (con orrida cantina) ben nascosta nella campagna laziale, sadico altoborghese che tortura giovani donne e accarezza vecchi motori, trio di giovanotti esaltati e sfortunati che passano dall\’euforia della notte brava in casa altrui all\’incatenamento degli arti e al fiocinamento di organi interni. I (miei) adorati Manetti Bros (s)Bavano di continuo, ovvero fanno le cose horror per bene, con l\’eterno difetto (iper-condiviso) di farla lunga quando il meglio sangue è stato spremuto e la sindrome splatter di Stoccolma è stata fin troppo annunciata. False soggettive, falsi movimenti, falso (ovvero inutile) 3D; attimi di vera tensione, ottime scelte nel cast: Peppe Servillo, la martoriata Francesca Cuttica, Domenico Diele, già efficace in ACAB. Non è un capolavoro, ma chi qui storce troppo il naso, davvero si aspetta dal cinema italiano un Artigianato sepolto da decenni in altre ville, in altri cimiteri.
No Comments