MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO
Regia di Stephen Daldry
Con Thomas Horn, Tom Hanks, Sandra Bullock, Max von Sydow
Drammatico Usa 2011
Se il sole si spegnesse, la sua luce ci raggiungerebbe ancora per otto ignari minuti. Così un 11enne, dopo che il padre Tom Hanks è stato inghiottito (o si è lanciato) dalle Torri Gemelle, vuole affrontarne la morte che non accetta prima che si spenga l\’eco incisa nella sua memoria (e – attimi di terribile cine-verità – sulla segreteria telefonica di casa). Stephen Daldry, regista di capolavori \’letterari\’ in virtù dei quali tutto gli perdoneremmo (“The Hours”, “The Reader”) ci trafigge con raggi toccanti che riescono a spremere dolore con uno stile che lo evoca, ma non lo esige con mezzucci da cry-movie. Ogni cosa di New York – quartieri, sassi, altalene a Central Park – è illuminata dall\’ostinata ricerca del ragazzo, a caccia di un nome e di una serratura che corrispondano a misteriosi indizi paterni ritrovati per caso. Sembra svaporare in odio il rapporto con Sandra Bullock, stavolta impossibile da ribattezzare Sandrina: giganteggia come madre in una gigantesca scena madre. Stride invece Max von Sydow nel ruolo di un nonno muto spuntato da un passato di guerra così lontano eppure tanto vicino (stona il ruolo, e l\’attore non è da meno). Daldry, già \’babbo\’ di “Billy Elliot”, non guarda all\’infanzia da adulto e non si sforza di indossarne gli occhi: è un non-Spielberg che legge Virgina Woolf invece di Stepehn King e conduce alla maturità un altro anatroccolo ferito: il giovane (e bravissimo) Thomas Horn che sembra davvero uscito del romanzo di Jonatan Foer, riveduto e non corrotto dalle sapienti mani degli sceneggiatori di “Forrest Gump” e “Benjamin Button”. Apprendiamo che l\’uomo è l\’unico animale che piange (ma gli elefanti ci vanno vicino) e piange soprattutto al cinema. Impossibile resistere alla metafora del sole spento e del cono di luce in dissolvenza. Indossandola, fuor d\’età adolescenziale iper-attiva e con un occhio della mente a “Melancholia”, si rischia grosso. Grossissimo.
No Comments