Poche attrici sanno essere altere, algide e spigolose quanto Isabelle Huppert. Qui è Agathe, borghese parigina che dirige una fondazione d\’arte. Marito editore, casa oversize in pieno centro. Nella sua vita fa irruzione il padre del miglior amichetto del loro figlio: sboccato, quasi alcolizzato e fissato per il sesso. Esegue lavoretti manuali saltuari e inizia a occuparsi della magione facendo – letteralmente – a pezzi i muri tra i bagni (occupati), la privacy e le classi sociali. La signora avvampa di rabbia e sdegno, spiazzata da qualche buona battuta (
IL MIO MIGLIORE INCUBO!

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