Una commedia scanzonata, spesso quasi volgare, su un giovane malato di cancro con poche speranze di sopravvivere? Precisamente. Ma scritta e interpretata senza superficialità, condotta con mano simpatica da un regista che tenta di somministrare un antidoto spiritoso e pronta a virare di tono quando il finale lo esige. Sostenuto da un amico balordo (Seth Rogen), il protagonista Joseph Gordon-Lewitt fa il salto di qualità (è stato nominato al Golden Globe) in un ruolo non facile che gli ha fatto guadagnare la stima di Steven Spielberg e Quentin Tarantino. Ridacchierete convinti, pensando intanto a dove tenete il fazzoletto.
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