In un futuro che non ha la pretesa – né i modi – della fantascienza classica, si vive solo fino a 25 anni. Poi, o i poveracci acquistano, prendono a pegno, o si sudano nuovo tempo (poco comunque), o schiattano lì dove sono. La stragrande maggioranza della popolazione vive nel limbo/ghetto in bilico tra moderno Far West e antico cinema espressionista. I riccastri/finanzieri e i loro clan rimangono giovani per sempre, gonfi di secoli di vita. Come Paperon de\’ Paperoni, uno di loro conserva gelosamente in un deposito il suo primo milione (di anni). Ogni cosa si paga in moneta – letteralmente – corrente sull\’avambraccio, dove è visibile l\’inesorabile conto alla rovescia. Come l\’agente Smith di “Matrix”. Cillian Murphy (nazi-vestito) mantiene l\’ordine costituito, ma è uno sbirro che ha saltato la barricata della lotta di classe… Che è il vero tema del film di Andrew Niccol, già autore di “Gattaca”, della fatal bionda S1mØne (che ha sposato) e sceneggiatore di “The Truman Show”. Un creatore di mondi artificiali in cui regna uno status quo da spezzare con foga rivoluzionaria. Qui Justin Timberlake è un perfetto erede degli svaligiatori di banche dell\’epica dei banditi yankee. Amanda Seyfried
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