A San Francisco, dopo un esperimento andato scimmiescamente male, il ricercatore James Franco si ritrova in braccio un cucciolo di scimpanzé col dna alterato. Lo alleva trasformando il piano di sopra in una giungla dove ogni oggetto fa da altalena: la bestiola cresce buona, ma sogna la libertà oltre l\’abbaino. La storia si arrampica su un babbo malato di Alzheimer, un medicinale trafugato e collaudato impropriamente, una veterinaria sedotta e tanta splendida mobilità animalesca ottenuta in motion capture: le mosse dinoccolate e gli sguardi inclinati di Andy Serkis, \’interprete\’ di Gollum, catturati e impellicciati dal computer. Serkis, già \’anima\’ del King Kong di Peter Jackson, qui ha modo di vendicarlo quando il tono delle rivendicazioni dei primati prigionieri si alza travolgendo poliziotti, proiettili ed elicotteri sul Golden Gate. Un virus sterminatore dà all\’umanità la spallata decisiva, così che questa avventura ribelle, visivamente efficace ed eticamente gustosa, possa proporsi come il prequel del celebre film del 1968 (con plurimi seguiti) in cui Charlton Heston si trova di fronte alle rovine della Statua della Libertà su una Terra sottomessa alle scimmie. Ci si diverte. In campo di \’catastrofismo animale\’, una delle opere migliori dai tempi de “Lo squalo”.
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