C\’era una volta la Guerra Fredda, miniera per il cinema di spionaggio che oggi centra il bersaglio solo quando 007 si rifrulla tarantinato (“Casino Royal”). Oppure quando si fa parodia. Qui il tono scanzonato alla lunga stona, ma è la strada giusta per scavalcare il Muro di quelli che \’ce credono\’ (vedi anche il bistratto, futile e autoironico “Innocenti bugie”, con Tom Cruise e Cameron Diaz). Bruce Totem Willis è passato dalle sporche guerre in Africa e sul Caucaso a una casa spoglia dove contempla la crescita di un avocado (RED sta per: Retired Extremely Dangerous, ovvero è un ex agente Cia, pensionato ma sempre molto/molto pericoloso). La sua unica compagnia è la voce di una telefonista sconosciuta che sogna di girare il mondo e vedere le sfilate di primavera a Milano. Sarà coinvolta in avventure da James Bond quando, dal passato, in Guatemala, riemergono scheletri ingombranti per un futuro presidente. Cast che (si) diverte: Morgan Vecchiavolpe Freeman, il pazzoide balistico John Malkovich – strepitoso, poi anche lui esagera con le torture ai testicoli e le granate da baseball – e la killer Helen Mirren – strepitosa fino in fondo – che coltiva fiori, ma non riesce a vivere se non lascia morire (anche d\’amore). E quando un uomo col revolver incontra una ragazza col bazooka…
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