Il gangster redento Colin Farrell esce di prigione e scopre che in Inghilterra non si può più fumare nei pub. Tutto il resto è come prima: l\’amico Ben Chaplin scodinzola agli ordini di un collerico boss per pagarsi la droga, la sorella si attacca al corpo e al portafogli di ogni uomo che incontra, i vecchi senzatetto fanno da palestra per l\’iniziazione di bulletti feroci e la mala è sempre un gorgo da cui non si può uscire. Lui sbraccia per rimanere pulito, quasi accetta un lavoro come sorvegliante della star depressa Keira Knightley (). Risuonano esortazioni volgari dai paparazzi sui tetti, ma per vedere i due amoreggiare occorre aspettare che spunti la speranza che la previsione del protagonista () sia sbagliata. Alle prese con una trama stravista, finale compreso, l\’esordiente William Monahan ricalca Guy Ritchie e Tarantino, ma non possiede né il ritmo accattivante dell\’uno, né la geniale forza di parodia dell\’altro. I suoi \’pazzi scatenati\’ sono immersi in un\’atmosfera aliena: salsa british con spezie yankee. Cast da urlo: Farrell è un eterno James Dean, Ray Winstone un kattivo al cubo, David Thewlis un sublime amico decadente in filosofica decomposizione.
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