Un Premiato Pastificio Pugliese sceglie di meccanizzarsi. Tre operai in diverso (ma identico) stato di necessità, insistono per essere riciclati come custodi dal loro ex (ma eterno) ‘padrone’ che investe nell’arte contemporanea. Mentre montano la guardia alla “Bomba a mano” e al “Baco da setola” (opere vere, di Pino Pascali), a una “Matrioska” di Berlusconi (vera, di Michele Giangrande), al “Uovo 1960” e alla “Merda d’artista 1961” (vere, di Piero Manzoni) e alle tele tagliate di Lucio Fontana (verosimili), i soliti noti partoriscono l’audace colpo di riprodurre in serie quelle che a loro sembrano cianfrusaglie di facile fattura. Hanno le pezze al culo, madri malate, figli piccoli, mogli precarie, fratelli guappi, uno ha la pelle scura, uno
SENZA ARTE NE’ PARTE

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