Il bravo giornalista Luca Argentero scrive solo su pubblicazioni di quartiere. La brava dottoressa Paola Cortellesi vive attaccata alla boa di una borsa di studio. Il bravissimo docente universitario Paolo Ruffini accumula lauree e specializzazioni rimanendo precario. E i loro affitti chi li paga? Intanto i raccomandati avanzano, sfacciati nei loro privilegi, orgogliosi (e nemmeno sempre) delle loro magioni. I tre Pirati del Merito mettono nel mirino chi ha soffiato loro il posto e gli danno il tormento: auto in fiamme, auto in piscina, giardini devastati, amanti simulate…Per non destare sospetti, attaccano l\’uno il nemico dell\’altro, come in “Delitto per delitto” di nonno Hitch. Ma le divise arrivano comunque. Molti vaffa e qualche dito medio – in perfetto stile Vasco, anzi Montecitorio – ma la commedia di Giambattista Avellino, regista di Ficarra e Picone, è forte nella morale quanto leggerina nella sottolineatura. Alla ricerca di una scorrevole forma piaciona, sfonda porte aperte con condiviso vigore e senza far davvero male a nessuno. Ma il cast dà il meglio, anche nel tentare – finalmente nel nostro cinema – una parlata comune (fiorentina). Il marchio di fuoco è affidato a Giorgio Albertazzi:
C\’E\’ CHI DICE NO

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