Quando sposi un\’epoca, sei destinato a rimanere vedovo in tutte le altre. E\’ ciò che capita a un giovane insegnante (aspirante scrittore) che sogna la Belle Epoque anni \’20: una Daisy a spasso col parasole ricamato a cui dichiarare il suo amore… e intimo femminile da indossare nei momenti erotici (Ed Wood, il – vedi film con Johnny Depp – aveva una passione tutta eterosessuale per i golfini d\’angora). A New York, trova casa dal bizzarro Kevin Kline, gigolo (sessuofobo) per vecchie ricche che lo portano a cene d\’alto bordo e a svernare a Miami. Si dipinge le calze sulle caviglie, adora le palle di Natale e lancia a breve distanza frasi finto/ciniche e flatulenze. Si contorce ogni mattina a suon di musica classica (autoparodia – si spera – di “In & Out”) e insegna al suo protetto come imbucarsi all\’opera, danzare in spiaggia e urinare in strada. E\’ il genere di film in cui i maschi gigioneggiano (John C. Reilly in versione Hagrid castrato), le giovani donne sono inutili (la redattrice Kate Holmes) e spunta sempre una mania che ti contagia (ad esempio, non contaminare la carne bianca del pollo con quella scura). Nell\’aia pettegola che non sbaglia un acuto, eccelle il galletto Paul Dano: perfetta educazione d\’attore in cinema di maniera.
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