Negli anni di Reagan, tempi fertili per il militarismo a stelle e strisce, Clint Eastwood interpreta il sergente dei Marine ribattezzato come da titolo e imbottito di medaglie guadagnate in Corea e Vitenam. Ha un pessimo rapporto con i superiori, è in competizione con un ufficialetto fresco di accademia e le reclute da ‘svezzare’ sono il consueto branco di lavativi dei quali il cinema yankee si compiace da sempre di illustrarci l’addestramento macho. La sua vita privata è tormentata dall’amore per la ex moglie. Sarà naturalmente una guerra – la fulminea invasione di Grenada (1983) – il momento chiave per capire cosa e chi davvero vale. Film abile nel miscelare un’ironia insolita per l’Eastwood dell’epoca, e un po’ di trionfalismo in divisa che però le alte sfere Usa ritennero insufficiente (buon segno).
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