Le evoluzioni estive dei surfisti di Santa Monica sono disturbate da meteoriti a grappoli che si rivelano congegni da sbarco con cui i soliti alieni kattivi attaccano la Terra per sterminarci e succhiare acqua preziosa. Se a qualcuno la metafora sfugge, un dialogo provvede a informarci dello smacco agli yankee colonizzatori, avidi di altrui petrolio. Ma il cine-rimorso è solo un pretesto per bombardarci con uno stravisto film bollito che schiera l\’intero armamentario retorico di guerra. Un sergente maggiore coi sensi di colpa e all\’ultimo giorno di servizio, un giovane tenente incompetente, la truppa pronta alla morte dopo l\’estremo gesto eroico (può mancare il nero che deve sposarsi? E il verginello bianchiccio? E Aaron Eckhart col mento wasp e lo sguardo triste?). Countdown a ripetizione, ripetizioni nelle irruzioni, irruzione nella fantabanalità. Bambini immortali e immortali motti urlati: nessun luogo comune bellico sarà lasciato indietro. Alieni immortali finché fa comodo: per mezz\’ora si spera in una brutta copia di “Black Hawk Down” coi Visitors al posto dei somali e Michelle Rodriguez post-Avatar. Poi compaiono i droni, il manipolo di fortunelli scopre che pure loro hanno un cuore, e salva il mondo facendo battute sulle
WORLD INVASION

No Comments