Horror soprannaturale
Seguiremmo Julianne Moore ovunque: quello sguardo terso che affascina per credibilità sotto l\’unico rosso che non disturba nella chioma, anzi fa tanto cine-nobildonna da Rinascimento. La seguiamo anche nei panni di una psichiatra resa vedova la sera di Natale, in conflitto etico/emotivo col babbo/collega e con una figlioletta presto in pericolo. Anche se si definisce (ci si metta in testa che fanno a pugni); anche se i demoni fanno – letteralmente – vomitare l\’anima a chiunque la circondi; anche quando incontra Jonathan Rhys Meyers il cui orrido torcicollo gli causa multiple personalità, ma le interpreta tutte allo stesso modo confidando nel cambio di inquadratura (in originale è pure peggio: bastasse inkattivire lo sguardo e alzare la voce…). La seguiamo tra pensieri tormentati e sopralluoghi fuori luogo dall\’atmosfera comunque inquietante. Ma quando Miss Freud si arrampica al pueblo dei nativi che praticano letali sortilegi e sui picchi della religione che si divora gli scettici, restarle fedeli è impossibile. La si lascia senza rimorsi alle viscide tinte del brutto thriller soprannaturale manipolatore, tanto il finalaccio buonista è garantito e l\’ultima rasoiata è solo un pretesto per (pre)pararsi il cu…ore horror.
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