Il figlio \’pecora bianca\’ di un pescecane della finanza e una frizzante fanciullina che vive di sport, si incontrano nel giorno peggiore della loro vita, dopo aver sprecato l\’occasione di un appuntamento alla cieca nel periodo in cui si credevano felici. Lui rischia la prigione ed è stato prontamente mollato dalla fidanzata, lei è stata esclusa dalla nazionale di baseball femminile tra i pianti solidali delle compagne di squadra. Carini no? E che voglia di tenerezza… Il regista dell\’omonimo film (1983) ce li agita – sifaperdire – intorno per due ore mentre si tentano, si perdono e si ritrovano al ralenti di un romanticismo stucchevole tra due attori incapaci di intendersi e di volersi. Reese Whiterspoon se la caverebbe anche: bionda, sexy e introspettiva il giusto. Ma Paul Rudd è un\’ecatombe: la scelta errata di chi crede che per interpretare un ruolo garbato ai limiti dell\’essere sfocato si debba ingaggiare un attore sfocato ai limiti della trasparenza. Per fortuna c\’è Owen Wilson (capita anche in “Vi presento i nostri”), terzo incomodo con gli accessori da bagno allineati in serie per le conquiste di una notte. Per disgrazia c\’è Jack Nicholson: sembra appena tolto dalla naftalina per imbalsamarsi in un ruolo senza autoironia in un film impagliato di noia.
No Comments