Dopo un umiliante matrimonio evitato per un soffio, il chirurgo plastico Adam Sandler ha imparato a rifarsi il nasone e a non fidarsi delle donne. Si finge sposato con una malafemmina che maltratta lui e i bambini per intenerire le pupattole. Tiene la fede in vista, lascia un biglietto sul comodino la mattina dopo, non si impegna. Quando si innamora di una babybionda da urlo che gli trova l’anello in tasca (la debuttante Brooklyn Decker), le assicura che sta divorziando, ma lei esige di conoscere la quasi ex moglie. Tocca alla fedele assistente: la madre single Jennifer Aniston che si è tenuta scialba e spettinata per esplodere brillantissima nello shopping, dal parrucchiere e nel ruolo della sexy vamp un po’ sboccata. Ci prende gusto, diverte, ma parla troppo e spinge la trama per un’ora alle Hawaii, dove il medico playboy capisce chi ama davvero e Nicole Kidman riesce a fare la sciocchina in piscina (e ballerina) senza perdere la faccia, in via di miglioramento post-restauro. Sandler delega gran parte delle idiozie al compare allupato, ma – al solito – resta in bilico tra ironia kattivella (il rapporto coi bambini) e gag trucide (la paziente con ciglia terremotate). Lo dirige l’affezionato Dennis Dugan, specialista – non è un merito – in piccole pesti e grandi bamboccioni.
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