Cari (e)lettori e orizzontalmente amiche (e)lettrici, Cetto La Qualunque è un ometto basso e non troppo largo che promette il ponte sullo Stretto (). Però ha tanti capelli, infattamente è il fondatore del Partito du Pilu. Tornato da una latitanza, scopre che il suo feudo calabrese è in preda a : vincoli ambientali e fisco selvaggio minacciano le sue costruzioni che hanno scacciato spiagge e rovine (etrusche!). E\’ quasimente bigamo, ha un figlio \’polpo\’ che troteggia e si sollazza con belle fanciulle che lo aiutano nelle decisioni importanti. Però ha tanti capelli ecc. (Ac)cetto La Qualunque esige pacchiana eleganza sudista: opuscolo alla mano e preservativo in tasca. Il futuro è inCetto e le tasse sono come la droga: se ne paghi una, poi non smetti più. Usa incauti detti barzellettari: . Però ha tanti capelli ecc. L\’ottimo Antonio Albanese inventò il personaggio tanti/tanti anni fa, come ci ha ricordato l\’apprensivo Tg1 fin dai dai titoli. Ma il suo lungo sketch (ben musicato) paga pegno a due onnipotenti rivali. Il primo è San Zalone degli Incassi. L\’altro – la realtà che supera la parodia e la riduce a copia – mi sa che avete benissimamente capito chi è.
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