Versione aggiornata della favola del topo di campagna che va a far visita a quello di città e si mette nei guai per troppa ingenuità. Qui il campagnolo rustico è Renato Pozzetto che si trasferisce a Milano dal cugino Massimo Boldi, manigoldo di mezza tacca. La maschera spaesata di Pozzetto si tuffa con naturalezza nel pesce fuor d’acqua alle prese con il luogo di dannazione. Tipico film scanzonato anni ’80: più facile farsa che comicità. Ma ci sono una Milano in dissolvenza nel business e una tenerezza in dissoluzione nella tv da spiare e compiangere.
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