Il giovanotto bianco: bello e impulsivo (ma non stupido) con problemi a casa. Il pensionando nero: saggio ed esperto (ma non arrogante) con figlie bisognose di eroi. Chris Pane, giovane capitano Kirk in “Star Trek” di J.J. Abrams. E Denzel Washington in versione Grillo Parlante (detta anche: young Morgan Freeman). Tutto già visto, variamente tirocinante: polizia, esercito, bagnini. Tutto già deragliato dai tempi di “Cassandra Crossing” ( sentii lamentare in sala nel 1976). Frecciatine su asili nido contro case di riposo, poi giunge la notizia in un baleno: un treno automatizzato senza freni pneumatici (ma con prodotti chimici) è diventato un missile fuori controllo grande come un grattacielo. L’odioso centravanti di instancabile sfondamento (777) esalta la forza visiva e fracassona del cinema di Tony Scott. Corre/corre la locomotiva sempre più forte, corre/corre verso la morte. Morde la rotaia, divora la pianura. E c’è un altro treno in collisione… Non è l’inno anarchico di Guccini, ma qualcuno prenderà il toro meccanico per la coda a 30 secondi dalla fine (un capolavoro al confronto). Con Rosario Dawson più bella che efficiente in ruolo sbagliato, il Film Rapido viaggia su un frequentatissimo binario morto. Ritmo in accelerazione costante, sorprese zero.
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