Dopo la felice rimpatriata a Manhattan con “Basta che funzioni”, Woody ritorna a Londra, teatrino cultural/turistico (con Barcellona) del peggio del suo cinema recente, peraltro già sottotono da vent\’anni. Fortuna vuole che questa volta non abbia dimenticato (o non abbia svenduto) la sua miglior dote: la leggerezza ironica che si sogna europea, ma germoglia a New York. Gemma Jones, mamma di Bridget e Madama Poppy Chips in Harry Potter, si fa dettare la vita a colpi di predizioni e cicchetti da una cartomante ciarlatana. Suo marito Anthony Hopkins l\’ha lasciata, ossessionato dal bisogno di gioventù nel corpo e al fianco: sposerà un\’impresentabile prostituta equina (ruolo pensato – sigh – per Nicole Kidman). La loro figlia Naomi Watts ha il marito sbagliato: lo scrittore in crisi Josh Brolin che plagia un morituro e occhieggia dalla finestra le forme di Freida Pinto di “The Millionaire”. Quello giusto è il suo principale, il sexy gallerista Antonio Banderas? Gli intrecci scorrono gradevoli, le illusioni aiutano a vivere, il destino sorride alle vecchie lunatiche, magia e psicologia si litigano le speranze umane. Non è un capolavoro, ma una simpatica commedia velata di cinismo. Allen continua ad abusare di Shakespeare, ma le commedie degli errori (“Match Point” su tutte) sono alle spalle.
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