Un giovane vicesceriffo sadico, una sexy prostituta masochista, un vecchio ricco ricattato con figlio bovino innamorato. Profondo Texas anni 50, profondo noir. Esternamente brilla il bianco di una luce lucida: regole, frasi fatte, canzonette, sudore domato da camicie ben educate, rispetto formale per le donne: . All\’interno, sussulta una torbida anima corrotta: rabbia, traumi infantili, violenza selvaggia che massacra corpi di femmine innamorate. La fidanzata Kate Hudson e la focosa Jessica Alba adorano, anche se tumefatte, anche con l\’ultimo respiro, il \’gentleman\’ Casey Affleck: stella, cravatta, stivali e occhi western finalmente credibili (non come quando uccise Jesse James Pitt). Le fiamme dell\’inferno arrivano dopo due ore di rarefatta tensione che si infila morbosa nelle piaghe di una storia psicologicamente e visivamente impeccabile. L\’inglese Michael Winterbottom adatta con mano magistrale il romanzo all\’origine: un capolavoro, yankee fino al midollo, di Jim Thompson: sceneggiatore per Kubrick (“Orizzonti di gloria”), autore di “Rischiose abitudini”, buon film pure quello. Una pellicola così può permettersi tutto, anche di abusare di Donizetti: perché non va a caccia di furtive lagrime facili e sa come scolpire il Destino.
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