A Saint Moritz, dove si gioca a polo su ghiaccio snob, Massimo Boldi porta la valanga inesplosa della sua comicità che – nelle interviste – si vanta di non essere volgare e – nella pratica – ricorre ai peti esplosivi e al pupazzo di neve con la scopa nel culo. E\’ un cuoco milanese (garbata mail: @ciapelindelcu) in Svizzera per preparare il banchetto di nozze della figlia del napoletano a caccia di dote Vincenzo Salemme, sposato con una romanaccia arricchita. Così ce n\’è per ogni pubblico, compreso quello siciliano (l\’allupata Teresa Mannino) e quello toscano: uno strepitoso Massimo Ceccherini preferisce le vegliarde alla carne giovane, possedendo a più riprese le 85 primavere di Valeria Valeri. Come dargli torto? Qui Nancy Brilli sotterra la Canalis, sia come recitazione (ci vuol niente) che come presenza. Si ride pochissimo, tra porcellini d\’India e colpi di pettine all\’inguine. Ma peggio del film con la s(Ventura) a Miami non poteva essere. Irrita però l\’ostinata presunzione di Boldi nel credersi un Totò incompreso, palese quando azzarda uno strip tra smorfie trapassate remote che si credono sempreverdi, come “Il tempo delle mele” in colonna sonora. Molto più onesta la pancia di Enzo Salvi: flaccido, autoironico e volgare dichiarato. Cipollino qui si chiama Gustavo Godendo. E\’ l\’unico.
No Comments