C’era una volta Mastroianni, in un film ‘felliniano’ di Tornatore del 1990: massacrato dalla critica, non amato del pubblico. Un anziano padre siciliano, orgoglioso dei figli lontani, passava di città in città scoprendo le loro menzogne e un’Italia in brutta crescita televisiva. Marcello il Grande rivive oggi in Bob De Niro: uguale malinconia disillusa, magistrali gesti di amarezza. Vedovo e malato, in fuga dal giardinaggio e da grigliate disdette, viaggia a sorpresa col trolley, da New York a Chicago e da Denver a Las Vegas. Solo brutte sorprese: il rampollo pittore è in brutti guai di droga in Messico, quello che lui crede direttore d’orchestra fa solo comparsate al tamburo, la figlia ricca è stata lasciata dal marito e ha un figlio molto inkazzato, quella povera è una ragazza madre dalla sessualità indecisa che lo ospita in una casa in prestito.
STANNO TUTTI BENE

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