Documentario Usa 2008
Nel 2004, il documentarista satirico Morgan Spurlock s’ingozzò per settimane nei fast food americani senza nutrirsi d’altro e filmando i risultati: Mc-deperì rischiando la morte per mettere in allarme gli obesi yankee devoti al cibo Usa e getta. Colpo ad effetto con grandi limiti taciuti: una overdose di torte al mirtillo avrebbe provocato il medesimo effetto e ruffiana assoluzione del consumatore, presentato sempre e solo come vittima sacrificale senza volontà. Le bocche si spalancarono per lo stupore, poi continuarono a invocare calorie. Ora (ma l’opera è del 2008) ritorna per chiedere in giro, in Medio Oriente, dove sia il Ricercato Numero Uno. Intervista nei supermercati, setaccia l’elenco telefonico, bussa alle grotte. Fa in modo che la sua serissima ossessione burlesca indaghi tra i motivi dell’odio di quelle popolazioni per la sua. Non è un antifondamentalista, né un pacifista a senso unico: non permette all’autocritica di prendergli la mano e ha una coraggiosa intuizione geniale quando evoca un fast food arabo dove Al Qaeda smercerebbe vergini, beatitudini e falafel. Ma resta l’impressione di un’onesta incursione risaputa e nulla più, anche se forse ciò di cui oggi si ha più bisogno è proprio un ritorno all’ovvio conclamato, spruzzato di Michael Moore e condito di Borat.
CHE FINE HA FATTO BIN LADEN?

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