Pollice medio per una trama DreamWorks a scatti frizzante ma sottotono alla distanza, fiera del serraglio di citazioni dalla cine-fantascienza di ogni epoca: blob (dis)umani, mostri di antiche lagune, visoni godzilliane, esperimenti di dottori Kattivi e no, independent days sempre dipendenti da deliri di onnipotenza aliena. Nobile ammasso cinefilo/marziano (più King Kong e Alice) destinato a naufragare negli occhi del pubblico più giovane. Ma se le pupille saranno dotate di occhialini per godersi l’animazione in 3D, allora il nostro pollice schizza all’insù: coinvolgente divertimento che campa alla grande non solo su lanci di oggetti, razzi e sputacchi che ‘mirano’ allo spettatore, ma anche sul naturale – eppure mirabolante – spessore dei corpi in quiete in una stanza. Sposa allungata, sposa sfortunata. Colpita da un meteorite nel di’ delle nozze, la protagonista cresce a dismisura. Il governo la rinchiude tra i mostri che la popolazione non deve conoscere (una specie di “Altrove” dei fumetti Bonelli). Ma… liberi tutti quando occorre combattere extraterrestri extra-aggressivi extraclonati per le star wars. Gag non sempre brillanti fin oltre i titoli di coda (appunto). Katzenberg dice che il suo film sarebbe eccezionale anche in 2D. Mente.
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