Un ballerino del Moulin Rouge sull’orlo di un rischioso trapianto scruta tetti e destini sul trafficato palcoscenico sotto la torre Eiffel. E’ l’eccellente Romain Duris di “Tutti i battiti del mio cuore” (recuperatelo!), all’ennesima vacanza bamboccia per fare da fulcro alle operette di Cédric Klapisch (“Ognuno cerca il suo gatto”, “L’appartamento spagnolo”). Lo veglia la sorella Juliette Binoche, assistente sociale con troppi figli e impacci affettivi al seguito (ma okkio allo strip). Un maturo e goffo prof della Sorbona corteggia la bella studentessa. Lei ci sta a sprezzo di un coetaneo. Uno spregiudicato architetto, una panettiera (troppo) francese purosangue, due fruttivendoli (poco) separati, notti brave di dame e pescivendoli ai Mercati Generali, il migrante sulla Senna… Parigi, oh cara! Klapisch accumula le due o tremila cose che sa di lei e muore dalla voglia di raccontarci. Si sogna Truffaut tentato da Lelouch e soggiogato da Baudelaire: bozzetti che (non) si incrociano con incuriosita superficialità. A volte funziona.
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