L’inizio funziona: Reese Whiterspoon e Vince Vaughn, ben affiatati in commedia, demoliscono matrimonio e procreazione al cospetto di allibiti sposini (). Fingono di abbordarsi nei locali per correre a consumare in bagno, dicono alle rispettive (doppie) famiglie che fanno volontariato all’estero per evitare i pranzi natalizi. Ma quando la nebbia cala su San Francisco e un’inquadratura tv li inchioda in aeroporto in camicia hawaiana, devono sottostare al tour de force del 25 dicembre. Dall’ottuso babbo reazionario Robert Duvall impazzano due maneschi fratelli tatuati (Jon Favreau!), una nuora incinta, pessime ricette e paraboliche cadute dal tetto. Da Sissy Spacek, il figliol prodigo suo malgrado deve assistere alle allupate effusioni di mammà col suo (ex) migliore amico. Dall’altro lato del parentado incombono zie arrapate e una sacra recita del presepe. Ovunque riemergono nomignoli, chili e passate psicosi che mettono in crisi il presente della coppia. Capolinea dal saggio genitore Jon Voight quando il carosello ha perso smalto e il finalaccio accomodante è in agguato. Godibili peripezie (anti?)natalizie da noi maldestramente distribuite a gennaio, a cine-panettoni (mal)digeriti.
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